Il concetto della sera nel Foscolo.
La sera, da molti autori, è intesa come il tramonto della vita, ovvero la morte.
Ugo Foscolo, scrive una poesia che intitola: "Alla sera". Questo famoso autore sente la sera, cioé la morte, come un momento tranquillo e dolce della sua vita, che è stata squarciata da molti lutti e dolori familiari. Questi mali sono stati come lampi a cielo aperto per lui. In questa splendida poesia, esprime il dolore e la tristezza che lo hanno accompagnato durante il corso della sua vita.
La fine della giornata è descritta dal Foscolo come portatrice di tramonti estivi con la lieve carezza di brezze molto delicate. Per questo poeta, la sera è desiderata perché vista come momento di pace e di riflessione. E' anche l' anima confidente del Foscolo, in cui egli riflette sulla propria vita e sulla sua morte, che sente ormai vicina.
La bellezza della sera è colma di molta malinconia, ed è per lui solo l' inizio della vera luce.
Alla sera
Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera? E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zefiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni,
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier sull' orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
Delle cure, onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Foscolo, Poesie. : L. Navello, F. Nasi, Librarsi, Paravia 3A, 1997.
Sara e Alexandra, III B Pontremoli.
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