Un incontro imprevisto - mercoledì 31 marzo - ci ha dimostrato che l'idea dell'albero di Pitagora è nata in una sala d'attesa grazie ad un pavimento di piastrelle di forma quadrata...!
Ecco: se tagliamo un quadrato a metà otteniamo due triangoli rettangoli isosceli.
Ne prendiamo uno.
Ora disegnamo sui cateti due quadrati e sull'ipotenusa un altro quadrato la cui area sia la somma delle aree degli altri quadrati disegnati sui cateti.
Osserviamo ora quanti "pezzi" triangolari sono comparsi in giro sul pavimento... Alcuni sono evidenti, altri sembrano un po' nascosti, ma se lo sguardo si affina e si allena...
Immaginiamo di essere Pitagora: il quadrato sull'ipotenusa va disegnato "inclinato". Come possiamo fare? Accostando un vertice di un altro triangolo rettangolo isoscele.
Così facciamo anche con quello e con i successivi. Sui nuovi triangoli che abbiamo disegnato possiamo costruire altri quadrati, andando così avanti all'infinito...
Bisogna però ricordare che questo è possibile anche con altri triangoli.
Proprio per ribadire che in ogni cosa c'è geometria...
Marta
io ho provato a disegnarlo... è stupendo... è magnifico... è bellissimo... è infinito!!!
RispondiEliminaIII B
Lo possiamo definire un frattale?
RispondiEliminaLO POSSIAMO DEFINIRE UN FRATTALE FATTO DI QUADRATI CHE CONTINUANO A DIVIDERSI IN 2 COME LA SCISSIONE BINARIA .....
RispondiEliminastupendo .....
RispondiEliminaquesto lavoro mi è piaciuto proprio ...
anche se difficile è proprio interessante capire il senso ....
ANDREA