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martedì 19 ottobre 2010

la macchina ad acqua





LE MACCHINE AD ACQUA



Arrivano i motori ad acqua: ma che cosa sono? Un motore ad acqua funziona come un normale motore da auto, senza ovviamente la marmitta catalitica, perché non emette CO2, ma al massimo solo vapore acqueo. Questo motore è composto da un sistema elettrico collegato alla batteria del veicolo, che si innesta nel carburatore con normali adattatori in commercio. Il serbatoio sarà di plastica, e sarà accompagnato da un circuito di controllo, una camera di reazione, un raccordo ad alta pressione per il carburatore/sistema ad iniezione e tre manometri, da collegarsi poi al carburatore/iniettore dell’auto.
Semplice no? Anche perché non ci sono complicati sistemi idraulici per poterlo far funzionare, ma basterà spingere il pedale dell’acceleratore per creare maggior vapore all’interno del serbatoio ed aumentarne (o diminuirne la potenza). Tecnologia futuristica direte voi. Eh no, perché il primo ad avere questa grande idea è già morto da un pezzo, e la trovata risale ad almeno 50 anni fa. Ma attenzione, non è una macchina a vapore. Infatti la combustione è interna, si brucia ortoidrogeno, e non si raggiungono temperature elevate come nelle macchine a vapore di 200 anni fa.
L’inventore di questa tecnologia, ancora un po’ rozza, fu Hector-Pierre Vaes, un francese, che con questo motore ad acqua, applicato sulla sua Chevrolet, guidò per mezza Europa, dalla Francia al Belgio per poi tornare fino a Ginevra, con quest’auto che aveva un mix tra acqua e GPL, per sopperire a perdite di potenza. Ebbene, dopo 56 giorni di viaggio e 1855 km percorsi, il serbatoio di GPL conteneva ancora i 60 litri messi all’inizio. La sua auto era formata da elettrodi costituiti di membrane metalliche porose, ed essi furono gli unici a subire un minimo consumo durante il viaggio.

Purtoppo adesso questi veicoli non sono in vendita, ma sono sicuro che lo diventeranno presto perchè potrebbero servire a "salvare il mondo".

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