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giovedì 28 ottobre 2010

TOMIZAWA:IL RISCHIO DEL MOTOCICLISMO SI E' PURTROPPO MANIFESTATO IN LUI...


Shoya Tomizawa, nato a Chiba il 10 dicembre 1990 e morto a Riccione, durante una gara nel circuito di Misano di San Marino, il 5 settembre 2010.


Tomizawa correva nel motomondiale dal 2006 e, purtroppo, a settembre, in un incidente causato dalla perdita di aderenza della gomma posteriore della sua moto, è stato investito in pieno petto da Scott Redding e attraversato all' altezza delle ginocchia da Alex De Angelis. Da subito le sue condizioni erano gravissime, ma i medici e i soccorritori hanno voluto comunque provare in tutti i modi a rianimarlo, ma, durante la gara della MotoGP, è giunta dall' ospedale di Riccione la notizia che Shoya era morto.


Subito mi è dispiaciuto molto perchè, avendo segiuto tutte le tre gare, ho potuto vedere il terribile incidente e capire che comunque la vita di quel giovanissimo ragazzo era giunta al termine. Mi ricordo ancora che, in sua memoria, Guido Meda aveva commentanto una frase che aveva posto Paolo Beltramo a Tomizawa; gli aveva chiesto se aveva imparato qualche parola italiana e lui rispose:"Si, Coca Cola!!!". So che può sembrare una cosa banale, ma mi fa capire che era un ragazzo con il quale si poteva sempre scherzare e divertirsi...

Credo che mancherà a tutti...
Merlo... 3b

5 commenti:

  1. Bel lavoro Giulia... Davvero ottimo.
    Appena ho letto questo post sono andata tu youtube per vedere l'incidente... Davvero brutto.
    Vedere un ragazzo così giovane morire mentre faceva una cosa che gli piaceva indubbiamente fare è veramente orribile.
    ... Aveva ancora una vita lunga da assaporare ...
    Anche se non lo seguivo a me dispiace, e molto anche.

    Olly

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  2. Eh sì ragazze.. avete proprio ragione... è stato un bruttissimo incidente che ha coninvolto tutti e non solo gli appassionati di motori.
    Tra l'altro, è stato un bruttissimo week-end di motori perchè la mattina precedente è deceduto un'altro ragazzo promettente.
    Erano entrambi molto simpatici e capaci di svolgere il proprio lavoro.
    Tomizawa per sempre!
    Poncy e Rivo

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  3. La sua morte è stata davvero un brutto colpo per gli amanti dei motori ma la cosa più brutta è che alcuni piloti sono stati involontariamente i suoi uccisori.
    Non oso immaginare come si siano sentiti infatti è stato soprattutto per loro un brutto colpo dato che hanno visto scomparire un compagno per mano loro.

    Rivolta e Ronchetti

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  4. Avete ragione... Uccidere qualcuno, anche se involontariamente, non è una cosa facile da comprendere e da superare. Insomma, immaginate una persona che ha appena visto morire un suo amico ed è coscente che non è morto 'da solo',è stato lui a portarlo alla morte... Come si sentirebbe? Io non so se riuscirei neanche a crederci... mi sentirei cattiva... Però bisogna anche da dire che a fare questi sport si deve sapere che il rischio c'è, e molto anche.
    Olly

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  5. Ragazzi, avete tutti ragione, è molto difficile superare il fatto che si è stati "complici" della morte di un proprio compagno. Anche per questo ho voluto scrivere questo post, principalmente per ricordare un giovanissimo pilota morto in modo atroce nel circuito di Misano, ma anche per sapere cosa pensavate voi riguardo a questa perdita che rimarrà impressa nella nostra memoria. Sono contenta che anche voi la pensiate come me perchè vuol dire che questa morte ha toccato tutti i nostri cuori.

    Merlo...

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