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In questo blog si parla di molte cose, principalmente sono argomenti scolastici ma non ti preoccupare..!



C'è uno spazio dedicato anche ad altro dove si discute ciò che avviene nel mondo. Vorremmo, con questo blog, comunicare il senso di ciò che vediamo accadere e coinvolgere chi ci vorrà leggere.




domenica 31 gennaio 2010

LA VITA SECONDO WORDLE


Conoscete Wordle..?!
E' uno strumento tipico del web 2.0, cioè di quel mare immenso - virtualmente infinito - di strumenti che consentono di sentirci ' a casa nostra' ovunque, nello spazio e nel tempo.
Dunque, con Wordle si possono creare dei bellissimi effetti visivi (tecnicamente delle tagclouds), inserendo un qualsiasi testo, scritto in una qualsiasi lingua, e sapendo che le parole presenti nel nostro testo verranno disposte - più o meno casualmente, ma abbiamo a disposizione una scelta molto ampia di patterns - con la grandezza del rispettivo carattere crescente con la frequenza con la quale tale parola compare nel testo. 

Alcune osservazioni:
  • Il controllo interno dello strumento permette di 'riconoscere' la lingua italiana e quindi di eliminare dal conteggio tutti gli articoli, le preposizioni, tutte quelle sfumature preziose della nostra grammatica che rischierebbero, riversate in uno strumento anglofono come questo, di generare 'nuvole' nelle quali ogni volta la parola più grande sarebbe 'il', 'la', 'e', etc...
  • In quali condizioni Wordle diventa veramente uno strumento semantico, e cioè la cui funzione si basi sul senso? Detto in altre parole: la parola che compare più frequentemente all'interno di un nostro testo è sempre quella che ne definisce il senso..?!


Io ho provato  a fare una prova.

Con un testo non mio, ma di un signore chiamato Charles Darwin. Che conclude il suo celeberrimo 'Origine delle Specie' con le seguenti righe:

"Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue molte capacità, che inizialmente fu data a poche forme o ad una sola e che, mentre il pianeta seguita a girare secondo la legge immutabile della gravità, si è evoluta e si evolve, partendo da inizi così semplici, fino a creare infinite forme bellissime e meravigliose."

(detto per inciso: "grandioso, infinite, bellissime, meravigliose"... Siamo proprio sicuri che Darwin sia stato ciò che altri, successivamente, hanno fatto di lui...?)

E questo è stato ciò che ne è risultato.

Wordle: Darwin

Bello che la parola più evidente nel testo così visualizzato sia 'forme'. Perché il senso e il significato di ciò che è la vita, quella vita della quale Darwin volle approfondire i passaggi temporali, è davvero il fatto che essa sia materia infusa di forma.

Wordle è anche semantico.


SB

mercoledì 27 gennaio 2010

PER RICORDARE PER SEMPRE...

La scelta della data del 27 gennaio ricorda un altro 27 gennaio: quello del 1945. Quel giorno le truppe sovietiche dell'Armata Rossa arrivarono presso la città polacca di Oswiecim (meglio conosciuta come Auschwitz) scoprendo tristemente il famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Io penso che i tedeschi abbiano fatto una cosa orribile... Non dovevano uccidere gli Ebrei perchè siamo tutti figli di Dio. Penso che nella memoria dei sopravvissuti ci siano ricordi orribili che non dimenticheranno mai... E' però giusto che noi sappiamo quello che è successo per non sbagliare di nuovo.
Ogni uomo di razza, religione diversa va rispettato in quanto uomo!!
Marta

PAROLE DIMENTICATE

Oblio, abominio, disputa.
Becero, ceruleo, sagace.

Sono solo alcune delle 'parole da salvare' che l'Osservatorio della Lingua Italiana ha individuato. Per fare fronte alla pigrizia colpevole con la quale ci stiamo confinando (e non sono soltanto i più giovani ad esserne coinvolti...) in un terreno sempre più angusto e sterile. La chiarezza e la persuasività di un discorso NON sono affatto sinonimo di linguaggio semplificato, sciatto, ridotto. La realtà - naturale, fisica, umana ed emotiva - è un mosaico complesso, non una distesa monocromatica. Come pensiamo di poterci muovere in tale complessità se possediamo o utilizziamo una sola parola per descrivere dieci colori diversi?
Come pensiamo di potere comprendere un fenomeno fisico oppure ciò che accade alla nostra vita?

Una sfida, allora. Appunto per NON fare sì che le prime cinquanta parole individuate come 'in pericolo' nella lingua italiana vadano incontro ad effettiva estinzione.

Un concorso (scarica qui il bando in formato pdf). Organizzato da Zanichelli editore.
Dovrai creare un testo (potrà trattarsi di una poesia, una canzone, un racconto, ...) che si svolga in un prossimo futuro e nel quale siano utilizzate dieci delle cinquanta 'parole da salvare' riportate nel sito.

In bocca al lupo a tutti coloro i quali vorranno cimentarsi.


SB

martedì 26 gennaio 2010

DOMANI, 27 GENNAIO 1945

Nel mese di febbraio del 1944, giunge ad Auschwitz un convoglio di deportati. Tra di essi, un chimico torinese, laureatosi a pieni voti tre anni prima.
Nelle righe finali di "Se questo è un uomo", Primo Levi ricorda quel 27 gennaio, nel quale le truppe sovietiche arrivarono. Proprio mentre egli stava abbandonando nella neve grigia il corpo di uno sfortunato compagno.

Il libro si apre, invece, così...


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.


SB

CALCIO

Classifica Serie A, Stagione 2009/2010

SQUADRE


Inter 55

AS Roma 50 

AC Milan 48

Juventus 41
Palermo 40
 
Napoli 40 

Sampdoria 40

Genoa  38

Cagliari 38

Fiorentina 34 

Bari 32

Chievo 32

Parma 30

Bologna 28 

Lazio 25 

Udinese 24

Catania 24 

Livorno 23

Atalanta 21

Siena 17

La leggenda della Giubiana

L'ultimo giovedì di gennaio, è il giorno, anzi la notte della Giubiana. Incerta è l'origine del nome per la mancanza di fonti scritte. Alcuni sostengono che esso derivi dal culto alla divinità di Giunone (da qui il nome Joviana). Altri ancora lo ricollegano a Giove, giovedì: il nome deriverebbe dal dio latino "Jupiter-Jovis", da cui l'aggettivo Giovia e quindi Giobia per indicare le feste contadine di inizio anno per propiziare le forze della natura che, secondo la credenza popolare, condizionano l'andamento dei raccolti. Il periodo della festa coincide con le Ferie Sementive o Sementine.
La Gibiana(Giubiana) è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Gibiana sentì il buon odore e corse con la sua scopa, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Gibiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.
Una versione un poco più orrida, dice che una mamma prese una bambola e la riempì di coltelli e forbici, poi la mise nel letto, al posto della figlia. A mezzanotte si sentono i passi della Gibiana. La bimba spaventatissima, si stringe vicino alla mamma, mentre si sente la Gibiana salire i gradini ed entrare nella stanza. La Gibiana è feroce e in attimo ingoia la bambola, pensando di mangiare la bambina.
Si sente un urlo, la mamma va nella stanza della bimba e trova il corpo della Gibiana a brandelli, per via dei coltelli e delle forbici.




Nazzi,Marti,Mari (:

La grande vittoria

Taismary Aguero, pallavolista della nazionale italiana: nelle olimpiadi del 2008 ha avuto una triste perdita, la madre se ne è andata per una malattia.
Taismary ha dovuto scegliere tra la sua passione e stare vicino alla madre, e ha scelto di starle vicino, comunque la sua squadra è riuscita a vincere e lei ha dedicato questa vittoria alla madre e le sua compagne di squadra le sono state molto vicine.
Da questa vicenda abbiamo capito anche se è famosa non significa che non debba provare questi sentimenti. Secondo noi lei continuerà a vincere per la donna che l'ha cresciuta e che le è stata vicino fino alla fine.
Camilla e Nadia!

COMMENTI E IMPRESSIONI SUI LIBRI DELLA SAGA DI TWILIGHT (presi da varie persone)










TWILIGHT







Una storia assolutamente stupenda che ti coinvolge sempre di più pagina dopo pagina e ti porta ad entrare completamente nella storia, sei talmente dentro che non vorresti mai smettere di leggere, o se lo fai, non vedi lo stesso l’ora di avere un attimo per riprendere a leggere e ritornare nel mondo di Bella e Edward, un mondo affascinante, romantico, tenero ma anche tanto pericoloso e un tantino inquietante. Un libro che mi è piaciuto tantissimo, non so da quanto tempo era che non leggevo un romanzo che mi prendesse così come questo, mi sono sentita subito parte della storia, riuscivo a vedere i personaggi, mi sono appassionata subito a Bella e alla sua bellissima storia, mi sono identificata in lei soprattutto perché l’ho trovata molto simile a me come carattere, come modo di fare, come tantissime cose e mi sono ritrovata dentro di lei, ho vissuto la storia attraverso i suoi occhi, le sue emozioni e mi è piaciuta tantissimo! Anche Edward, l’ho trovato assolutamente stupendo, intrigante, misterioso, interessante, mi sono “innamorata” anch’io di lui, mi ha conquistato. Ogni parte del romanzo la sentivo dentro di me, sia la trama sia lo sviluppo poi della storia li ho trovati stupendi, perfetti, emozionanti ed è stato davvero difficile, finito, il libro staccarmi dai personaggi, perché mi sono talmente affezionata a loro che era come se avessi lasciato degli amici…che non avrei più rivisto… ma l’avventura continua e ho già comprato ed iniziato da poco il secondo libro, eh sì… anche se quest’episodio, diciamo, è finito, non è conclusa la storia, infatti, si tratta di una saga e adesso sono pronta per continuare l’avventura con il secondo libro. E’ bellissima quest’ambientazione del libro, quest’aura di mistero, di paura che ruota intorno ad Edward ma anche la tenerezza, il senso di protezione che ha nei confronti di Bella, il modo in cui la ama e soprattutto quello che mi piace di più è che la guardi dormire, che vegli il suo sonno, chi non vorrebbe una persona così innamorata e protettiva nei propri confronti?


è un libro che ti prende davvero tanto, i pensieri di bella ti coinvolgono tantissimo, ti senti all'interno della storia anche se sei un personaggio esterno. la meyer sia riuscita ad entrare nel cuore di ognuno, ha puntato semplicemente a colpire nei sentimenti in una storia originale molto articolata...con la sua fantasia ha trasformato una creatura leggendaria temuta in passato, ha ricreato le sue caratteristiche, la sua storia...e il risultato è una delle storie d'amore che non sarà dimenticata molto facilmente.

NEW MOON

la parola giusta per descrivere questo libro è ansia, è un sentimento presente sempre, anche nei momenti più belli, dall'inizio alla fine... a quanto pare invece la mente di questa ragazza non è tanto normale Bella va avanti senza ragionare su certi discorsi importanti come ad esempio la vampirizzazione, non valutandone appieno le consegueze e non considerando ciò a cui rinuncia per sempre e poi invece dà un peso spropositato a una questione molto più semplice...vuoi o no passare l'eternità con edward? che differenza può fare allora il fatto di essere sposati?
NON CONTINUIAMO CON GLI ALTRI DUE LIBRI PER NON SVELARVI IL FINALE

lunedì 25 gennaio 2010

"studiavano" i vip sul web e poi svaligiavano le loro ville.

E' la trama degna di un poliziesco: ci sono dei gioielli costosissimi; ci sono le giovani star più in vista di Hollywood, derubate dei loro preziosi. E per finire ci sono un paio di ragazzi di buona famiglia, probabilmente annoiati ma parecchio sfrontati, che svaligiano le case delle celebrità. Con l'aiuto di Internet.
BANDA DEI GIOIELLI - In settimana dovranno presentarsi in tribunale a Los Angeles i compenenti di una banda che il Los Angeles Times ha già ribattezzato «Bling Ring». Il caso dei ladri di gioielli non solo ha riempito i rotocalchi losangelini di cronaca rosa, ma è finito anche sul New York Times. Sei adolescenti, tutti sulla ventina, sono sospettati di aver sottratto alle giovani star pietre preziose, orologi, abbigliamento firmato e accessori di lusso per un valore complessivo di 3 milioni di dollari. Le vittime: da Paris Hilton a Lindsay Lohan, Megan Fox e Orlando Bloom. Colpi perfetti, riusciti soprattutto grazie alla stampa scandalistica online e ai social network come Twitter.
TUTTE LE INFORMAZIONI DALLA RETE - Quasi tutti i componenti della gang si sono conosciuti in un sobborgo di nome Calabasas, quartiere benestante e idilliaco alla periferia di Los Angeles, dove tra gli altri abita l'attore Will Smith. Dista appena 30 minuti d'autostrada dai famosi Hollywood Hills. E' appunto su queste colline che hanno casa le vittime preferite della «banda dei gioielli». Il modus operandi dei presunti ladri era semplice quanto geniale: secondo quanto riferito dalla polizia dapprima verificavano sui portali di gossip quali TMZ.com, cosa portasse al collo di bello e prezioso la star di turno, per indentificare così gli oggetti dei loro desideri. Poi, con qualche semplice clic sulla pagina celebrityaddressaerial.com scovavano gli indirizzi delle dimore dei personaggi famosi. E il colpo lo facevano appena quest'ultimi erano fuori casa: a una prima di un film, a un party o sul set. Tutte informazioni che reperivano comodamente sui siti di gossip, su Twitter o Facebook. Infatti, proprio su questi social network sempre più star informano i loro fan - a gettito continuo e in tempo reale - su movimenti o passatempi.
VITTIME - E' capitato così che il «Bling Ring» abbia svaligiato la residenza di Paris Hilton per ben quattro volte. Furto nella villa sulle colline di Hollywood anche per Lindsay Lohan: i ladri sono riusciti lo scorso anno a rubarle una cassaforte. Stessa sorte per Orlando Bloom che al momento del crimine non era in casa, perché a New York per le riprese di un film; nel luglio 2009 all'attore vennero sottratti gioielli e orologi per 500.000 dollari.
TROFEI - I presunti ladri non avrebbero agito solo per avidità di denaro, affermano gli inquirenti. Anche perchè i sospetti non si sono sbarazzati di tutta la refurtiva, magari rivendendola. Anzi: si sono fatti fotografare in posa col bottino come fosse un trofeo. Oltretutto, alle feste hanno esibito senza timore gli oggetti e i vestiti rubati. Tra loro c'è il giovane Nick Prugo, 19 anni, figlio di un manager del cinema e attore a tempo perso in piccole parti per la tv. C'è Alexis Neiers, 18, arrestata su un set mentre girava la puntata pilota di un reality con la sorella, una modella di Playboy. E poi: Rachel J. Lee, 19 anni, per gli investigatori «la leader del gruppo», «ossessionata» dai vestiti e dallo stile di vita degli attori di Hollywood. Insomma, se per caso qualche produttore decidesse di girare il caso «Bling Ring» i ladri non avrebbero nessuna difficoltà ad interpretare il loro personaggio così come quasi sicuramente pure le vittime dei furti. «Non sarei affatto sorpresa se ci fossero già due o tre sceneggiature scritte, basate solo su questa trama», ha confessato all'inglese Guardian la scrittrice e giornalista delle celebrità, Gayl Murphy.

mottura andrea

LA SOLITUDINE

Solitudine non vuol dire essere soli, ma amare gli altri inutilmente…

Infatti quando sei solo, non hai nessuno accanto a te che ti aiuti a superare i tuoi ostacoli come gli amici.

Nel caso della solitudine d’amore, come dice Laura Pausini: “Quanto male ti ha fatto la solitudine…” vuol dire che tu soffri e continuerai a soffrire a causa di qualcuno che sembra neanche guardarti!

Invece, nel caso di solitudine d’amicizia, vuol dire che quella persona non ti voleva veramente bene, ma ti considerava solo un oggetto.

Concludo dicendo che questo è solo un mio parere, e quindi ognuno può avere il suo.


Gioia



ileana

Francesco Floridi sulla sua moto

HORROR AL CINEMA..

PARANORMAL ACTIVITY_


Prodotto, diretto e sceneggiato da Oren Peli con un budget di appena 15.000 dollari, il film è diventato un vero e proprio caso cinematografico negli Usa dove, in meno di un mese, ha sbancato i botteghini e conquistato il primo posto al box office con un incasso di oltre 64 milioni di dollari. Il film ha per protagonista una giovane coppia convinta che la propria abitazione sia infestata da un'entità malefica: i due decidono di installare una telecamera e filmare quanto avviene nella loro camera da letto mentre stanno dormendo. Il film è il racconto, spaventosamente reale, di quello che accade nella loro stanza di notte: 90 minuti di puro terrore.Ex programmatore di videogiochi di origini israeliane, immigrato negli Stati Uniti a 19 anni, Oren Peli è alla sua prima esperienza come regista. Per Paranormal Activity si è ispirato a un evento di cui è stato personalmente protagonista quando si è trasferito con la moglie in una nuova casa a San Diego. Per dirigerlo gli sono bastati: una sola settimana di riprese, una telecamera ad alta definizione, la propria casa a fare da location, una troupe costituita da se stesso, la moglie, il suo migliore amico e una truccatrice. Destinato inizialmente alla sola uscita home-video, il film è stato presentato allo Screamfest Horror Film Festival di Los Angeles. Da lì è partita la sua ascesa verso il successo.

ad agrigento ...


Crolla casa, morte due sorelline
Agrigento, salvi genitori e un fratello
Quando gli sono crollati addosso detriti e calcinacci Giovanni, 12 anni, sepolto vivo sotto le macerie della sua abitazione a Favara, nell'Agrigentino, ha avuto la prontezza di prendere il telefonino e chiamare il padre. E' stato quello squillo a salvargli la vita, mentre le sue sorelline Marianna, 14 anni, e Chiara, 3 anni, non ce l'hanno fatta. Il padre e la madre, Giuseppe Bellavia e Giuseppina Bello, sono rimasti feriti solo leggermente.

Erano da poco passate le 7 di sabato quando la palazzina, una costruzione di tre piani nel centro del paese, è crollata come un castello di sabbia asciugato dal sole. Giovanni non si è perso d'animo è ha preso il cellulare, chiamando immediatamente il padre. L'uomo, insieme alla moglie, era già riuscito a emergere dalle macerie quando il telefonino ha trillato: non avendo credito ha fornito il numero del cellulare del figlio a un brigadiere dei carabinieri di Agrigento. Il militare ha così richiamato Giovanni, che ha risposto dopo diversi squilli. "Aiutatemi", ha urlato.Il carabiniere è riuscito a parlare con il ragazzino per meno di un minuto, chiedendogli il nome, l'età, dove si trovasse e se avesse dolore. Il piccolo ha anche cercato di rispondere alle domande, ma poi la comunicazione si è interrotta, e tutti i tentativi successivi di ricontattare il numero di telefono sono stati inutili. I soccorritori, però, nel frattempo sono riusciti a localizzare il bambino, trovato sotto le macerie della sua stanza, e l'hanno portato in salvo.Poco dopo è stato estratto il corpo di una delle sorelle del ragazzino: la 14enne Marianna è morta nel crollo, e per lei non c'è stato nulla da fare. Ancora in vita, invece, è stata trascinata fuori dalle macerie l'altra bambina, Chiara: in gravissime condizioni, la piccola è morta durante la disperata corsa in ambulanza verso l'ospedale di Agrigento.

LA STORIA DEL MILAN

Il passato Rossonero è ormai leggenda, come sono leggendari gli uomini che hanno contribuito a scriverlo: presidenti, allenatori e calciatori. Vittorie di immenso prestigio, ottenute in ogni parte del mondo testimoniano la forza e l' organizzazione di un gruppo senza eguali.




1995/2007


La fine degli anni novanta non è all' altezza dell' inizio: il Milan sulla cui panchina succedono diversi tecnici, ridimensiona il proprio peso in Italia e in Europa ed è solo Alberto Zaccheroni che, nel 1999, conquista il sedicesimo scudetto, proprio nell' anno in cui ricorreva il centenario della società. L' arrivo di Carlo Ancelotti alla guida della squadra ha aperto per i Rossoneri un nuovo ciclo vincente in Italia e in Europa, con la conquista, fra gli altri trofei, del diciassettesimo scudetto e di due UEFA champions league, l' ultima delle quali vinta propro la scorsa stagione. Il Milan di oggi può vantare una rosa ricca di campioni dal talento mondiale e si conferma una tra le squadre più prestigiose nel panorama del calcio contemporaneo.

Inoltre si deve ricordare che il Milan è la squadra più titolata al mondo!!!!!


Julia21

Celin Dior -My Heart WiLL go On-

Every night in my dreams
I see you, I feel you,
That is how I know you go on

Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never let go till we're one

Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

There is some love that will not go away

You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on


-traduzione-

Ogni notte nei miei sogni
Ti vedo, ti sento
È per questo che so che continui a vivere
Lontano, attraverso le distanze
E gli spazi tra noi
Sei venuto per mostrarmi che continui a vivere

vicino, lontano, ovunque tu sia
Io credo che il cuore continuerà a battere
Ancora una volta apri la porta
E sei qui nel mio cuore
E il mio cuore continuerà a battere

L'amore può toccarci una volta
E durare per tutta la vita
E non mollare mai finché non saremo morti

L'amore è stato quando ti ho amato
Una vera volta a cui resto aggrappata
Nella mia vita continueremo sempre

vicino, lontano, ovunque tu sia
Io credo che il cuore continuerà a battere
Ancora una volta apri la porta
E sei qui nel mio cuore
E il mio cuore continuerà a battere

C'è un amore che non se ne andrà

Sei qui, non c'è niente di cui io abbia paura
E so che il mio cuore continuerà a battere
Resteremo per sempre così
Sei al sicuro nel mio cuore
E il mio cuore continuerà a battere e a battere






-fede e Ludy

Dopo la terza media...

Con la nuova riforma ci sono diversi cambiamenti nelle scuole superiori:
-LICEO CLASSICO: con la riforma sara' finalmente introdotto l'insegnamento di una lingua straniera per l'intero quinquennio. --->Don Gnocchi (Carate)http://www.liceodongnocchi.eu/
-Alessandro volta(Como) http://www.liceovoltacomo.eu/
-LICEO SCIENTIFICO: oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l'opzione scientifico tecnologica che consentira' l'approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.
-----> Don gnocchi ( Carate )http://www.liceodongnocchi.eu/
Galileo Galilei ( Erba) http://web.tiscali.it/liceoerba/
-LICEO LINGUISTICO: il liceo linguistico prevedera' l'insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sara' impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sara' impartito in lingua straniera.-->
Carlo Porta (Erba) http://www.liceoportaerba.it/
Jean Monnet ( Mariano Comense) http://www.ismonnet.com/
-LICEO MUSICALE E COREUTICO: e' una delle novita' della riforma. Il liceo musicale sara' articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di: cogliere i valori estetici delle opere musicali, conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l'ascolto, la visione e la decodifica dei testi; individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell'interpretazione, dell'esecuzione e dell'improvvisazione; conoscere le relazioni tra musica, motricita', emotivita' e scienze cognitive.
----> Teresa Ciceri ( Como) http://www.teresaciceri.eu/
-LICEO ARTISTICO, articolato in tre indirizzi: arti figurativefigurative - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali; architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale; audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialita' artistiche.
--->Amedeo Modigliani ( Giussano) http://www.isagiussano.it/istituto_identita.asp

Chiara e Sharon__Angioletti <3

mercoledì 20 gennaio 2010

IL CAMPO DI GRANTURCO

Il 5 ottobre 1941 venne pubblicato, su 'Il Messaggero' un racconto, scritto da colui che era all'epoca uno dei collaboratori del quotidiano: Cesare Pavese.
Il racconto si intitola 'Il campo di granturco'.

"Il giorno che mi fermai ai piedi di un campo di granturco e ascoltai il fruscio dei lunghi steli secchi mossi dall’aria, ricordai qualcosa che da tempo avevo dimenticato. Dietro il campo, una terra in salita, c’era il cielo vuoto. “Quest’è un luogo da ritornarci”, dissi, e scappai quasi subito, sulla bicicletta, come se dovessi portare la notizia a qualcuno che stesse lontano. Ero io che stavo lontano, lontano da tutti i campi di granturco e da tutti i cieli vuoti. Quel giorno fu un campo; avrebbe potuto essere una roccia impendente sopra una strada, un albero isolato alla svolta di un colle, una vite sul ciglio di un balzo. Certi colloqui remoti si rapprendono e concretano nel tempo in figure naturali. Queste figure io non le scelgo: sanno esse sorgere, trovarsi sulla mia strada al momento giusto, quando meno ci penso. Non c’è persona di mia conoscenza che abbia un tatto come il loro.
Quel che mi dice il campo di granturco nei brevi istanti che oso contemplarlo, è ciò che dice chi si è fatto aspettare e senza di lui non si poteva far nulla. “Eccomi”, dice semplicemente chi si è fatto aspettare, ma nessuno gli toglie lo sguardo astioso che gli viene gettato come a un padrone. Invece, al cielo tra gli steli bassi do un’occhiata furtiva, come chi guarda di là dall’oggetto quasi in attesa che questo si sveli da sé, ben sapendo che nulla ci si può ripromettere che esso già non contenga, e che un gesto troppo brusco potrebbe farne traboccare malamente ogni cosa. Nulla mi deve quel campo, perché io possa far altro che tacere e lasciarlo entrare in me stesso. E il campo, e gli steli secchi, a poco a poco mi frusciano e mi si fermano nel cuore. Tra noi non occorrono parole. Le parole sono state fatte molti anni fa.
Quando veramente? non so. E nemmeno so che cosa potevano essersi detto, un campo di granturco e un ragazzo. Ma un giorno mi ero certo fermato – come se con me si fermasse il tempo – e poi il giorno dopo, e un altro ancora, per tutta una stagione e una vita, davanti a un simile campo; e quello era stato un limite, un orizzonte familiare attraverso cui le colline, basse tant’erano remote, trasparivano come visi a una finestra. Ogni volta che avevo osato un passo dentro la selva gialla, il campo doveva avermi accolto con la sua voce crepitante e assolata; e le mie risposte erano state i gesti cauti, a volte bruschi, con cui scostavo le foglie taglienti, mi chinavo ai convolvoli, e di là dagli steli alti ficcavo lo sguardo al vuoto del cielo. C’era in quel crepitio un silenzio mortale, di luogo chiuso e deserto, che schiudeva nel cielo lontano una promessa di vita ignota, impervia e seducente come le colline.
Che il tempo allora si sia fermato lo so perché oggi ancora davanti al campo lo ritrovo intatto. E’ un fruscio immobile. Capisco d’avere innanzi una certezza, di avere come toccato il fondo di un lago che mi attendeva, eternamente uguale. L’unica differenza è che allora osavo gesti bruschi, penetravo nel campo gettando un grido alle colline familiari che mi pareva mi attendessero. Allora ero un bambino, e tutto è morto di quel bambino tranne questo grido.
La stagione di quel campo è l’autunno, quando tutti si ridesta nelle campagne dietro ai filare di granturco. Si odono voci, si fanno raccolti, di notte si accendono fuochi. L’immobilità del campo contiene anche queste cose, ma come a una certa distanza, come promesse intravedute tra i rami. Il dissecarsi delle foglie apre sempre maggiori tratti di cielo, rivela più nudamente le colline lontane. Si pensa anche a quel che c’è dietro, e alle presenze notturne sul ciglione della selva. Sale a volte nel ricordo il crepitio delle foglie gialle, e sgomenta come il trapestare di un passo ignoto e temuto, come il dibattersi di una lotta. Ormai, nella distanza, sono una cosa sola i falò notturni sui colli e l’imbrunire fra gli steli vaghi del campo. Rassicura soltanto il pensiero che chi si è buttato a terra nascondendosi è il ragazzo, e che dagli steli pendono grosse pannocchie che i contadini verranno a raccogliere domani. E domani il ragazzo non ci sarà più.
Queste cose accadono ogni volta che mi fermo davanti al campo che mi aspetta. E’ come se parlassi con lui, benché il colloquio si sia svolto molti anni fa e se ne siano perdute anche le parole. A me basta quell’occhiata furtiva che ho detto, e il cielo vuoto si popola di colline e di parvenze."


A quanti è accaduto di incontrare - come fece Pavese - un proprio campo di granturco...?


SB

martedì 19 gennaio 2010

DARE UN NOME ALLE COSE...


Oggi in classe abbiamo affrontato un tema molto interessante sull'Evo-Devo. Per chi non lo sapesse l'Evo-Devo è una teoria scientifica che ha permesso di spiegare l'evoluzione tramite la biologia molecolare. Questo argomento ci ha fatto riflettere su quante persone sono state capaci di affrontare degli argomenti inesplorati per il loro tempo, basandosi sulla loro voglia di scoprire... l'infinito invisibile agli occhi.

Per esempio ci hanno stupito le varie teorie (specialmente il loro numero) che pur sempre erano coerenti con il modo di pensare di quel periodo. Si penserebbe subito all'Illuminismo come periodo dell'Evoluzione per eccellenza, ma in realtà non è affatto quello che si pensa: Lamarck fu l'unico a proporre tale visione.


Simone Marta e Verdiana

lunedì 18 gennaio 2010

UN SENSAZIONALE RITROVAMENTO




Nel 1991, un sensazionale ritrovamento sulle Alpi dell'Otztal, ha portato alla luce una tessera di straordinaria importanza nel mosaico del nostro passato. Una mummia di un uomo vissuto 5300 anni fa. Con lui è stato ritrovato il suo vestiario e il suo equipaggiamento, questi oggetti ci hanno permesso di dare uno sguardo alla vita quotidiana degli uomini del neolitico. Sappiamo, tramite tutti gli studi che sono stati fatti, cosa ha mangiato qualche ora prima di morire e persino quali sono state le malattie di cui ha sofferto nel corso della sua vita. Aveva dei tatuaggi sul corpo, gli mancava una costola e i suoi denti non avevano carie ma erano molto abrasi.


Il suo identikit è questo:



  • 45 anni circa,

  • capelli lunghi e scuri,

  • occhi azzurri,

  • 1,60 m di altezza,

  • 50 kg di peso.

I vari scienziati e studiosi continuano ancora oggi,le indagini su questa antica mummia che è ancora avvolta nel mistero. Consiglio a chi ne avesse l'occasione, di andare a Bolzano per visitare il museo archeologico dove è conservata la mummia di Otzi.


Simone

LE NOSTRE DUE BARCHE A VELA

Stiamo costruendo 2 barche a vela piccole per tecnica secondo il metodo stich and glue. L' idea è venuta ad Anna poichè è un' esperta in questo campo. All' inizio ci siamo incontrate a casa mia per fare un prototipo in cartone di come dovrebbero essere le barche in legno. Esso ci aiuterà anche a capire se nel corso della costruzione avessimo fatto qualche errore. Poi abbiamo disegnato sul legno incompensato con specifiche misure lo specchio di poppa e lo scafo. Finora siamo arrivati a questo punto, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Dobbiamo disegnare su legno di balsa il fasciame, cioè le fiancate. Dobbiamocostruire anche la chiglia che è la parte più importante di una barca a vela, infine dobbiamo incollare il tutto. Daremo una prima verniciatura di base e aggiungeremo anche l' albero e la sua vela. A questo punto non ci resterà altro che verniciarla a nostro piacimento e le due barche saranno pronte per essere varate.



Progetto di un modello di barca a vela con le seguenti caratteristiche:

Misure del modello in centimetri circa
L.F.T 40 (lunghezza fuori tutto)
L.G 48 (lunghezza al gallegiamento)
Baglio max 15 (larghezza)
Specchio di poppa piatto
Pescaggio 6.5
Altezza albero 38

Metodo di costruzione: " stich and glue".

E' un metodo americano che semplifica la costruzione delle barche . Viene utilizzato non solo per i modellini ma anche da alcuni cantieri e da molti autocostruttori di veri scafi. Si possono facilmente costruire barche di 4/6 m robuste con una buona tenuta di mare con portate da 3 a 5 persone, con propulsione a vela o a motore fuoribordo. Oltre che negli Stati Uniti questo metodo viene usato da molti cantieri artigianali anche in Australia e Nuova Zelanda.
Aurora e Anna


LA MIA FILOSOFIA

Alcune volte pensi a quello che sarai dopo, a quello a cui punterai, alle scoperte ed alle fasi… ma altre volte ancora pensi solo a vivere il presente, Carpe Diem, infischiandotene altamente degli altri, delle tue ragioni ed ascolti solo il cuore… Ecco, dopo un secondo ti senti affranta e sola, con quella insicurezza che sai che un po’ è responsabile.

Se scrivo questo, esprimo solo quello che sono perché ho bisogno di esprimermi, di parlare, di affrontare la vita… ma comunque la mia filosofia di vita penso che scelga di vivere giorno per giorno, godendosi quei 365 giorni che non potranno mai tornare.

E di “affondare il coltello nell’anguria rossa ed arrivare alla polpa rossa e succosa”, come disse G. Biffi. Questa sintesi, per me d’ora in poi dogma, mi ha insegnato ad entrare veramente nelle cose, di assaporarle e non di vedere solo il lato superficiale.

Spero che voi siate d’accordo con il mio piccolo ragionamento e spero di non essere stata troppo noiosa.

Verdiana

AL CINEMA

Sherlock Holmes
Nuovo adattamento cinematografico dei racconti di Arthur Conan Doyle, diretto da Guy Ritchie, che rivoluziona look e comportamenti del celebre ispettore e del suo fidato assistente Watson. Il nuovo Sherlock è un donnaiolo, ama fare a pugni ed ha un problema col gioco d'azzardo. La trama del film non è tratta da un singolo racconto di Conan Doyle, ma è una storia originale, in cui Holmes dovrà combattere un nuovo nemico e svelare un pericoloso complotto che potrebbe distruggere il Paese.















-AVATAR-
Trama del film Avatar: Entriamo in questo mondo alieno attraverso gli occhi di Jake Sully, un ex Marine costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante il suo corpo martoriato, Jake nel profondo è ancora un combattente. E' stato reclutato per viaggiare anni luce sino all'avamposto umano su Pandora, dove alcune società stanno estraendo un raro minerale che è la chiave per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Poiché l'atmosfera di Pandora è tossica, è stato creato il Programma Avatar, in cui i "piloti" umani collegano le loro coscienze ad un avatar, un corpo organico controllato a distanza che può sopravvivere nell'atmosfera letale. Questi avatar sono degli ibridi geneticamente sviluppati dal DNA umano unito al DNA dei nativi di Pandora... i Na’vi. Rinato nel suo corpo di Avatar, Jake può camminare nuovamente. Gli viene affidata la missione di infiltrarsi tra i Na'vi che sono diventati l'ostacolo maggiore per l'estrazione del prezioso minerale. Ma una bellissima donna Na'vi, Neytiri, salva la vita a Jake, e questo cambia tutto.


-LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO-
Una storia d'amore ambientata sulle sponde del Mississipi, a New Orleans. Un principe, Naveen, arriva a New Orleans in cerca di jazz, ma capita nelle mani del cattivo Dr. Facilier, uno stregone voodoo che lo tramuta in una ranocchia. L'unico modo per tornare umano è quello di essere baciato da una principessa. La principessa di New Orleans è Tiana, la quale però è abbastanza riluttante a baciare anfibi. Quando alla fine si decide, anche lei viene tramutata in rana. In queste sembianze sono costretti a vivere nella palude, dove però incontreranno qualche simpatico personaggio, come l'alligatore Louis che suona la tromba (ha imparato seguendo le imbarcazioni che attraversano il fiume), e la lucciola Ray. La situazione sembra senza speranza, ma i nodi verranno al pettine durante le celebrazioni del carnevale...







NEW MOON
Bella Swan partecipa alla festa per il suo diciottesimo compleanno organizzata dalla famiglia Cullen. Finisce però col ferirsi con la carta di un regalo, scatenando la sete incontrollabile di Jasper e la sua reazione violenta. Edward interviene per proteggerla dall'attacco e si rende conto che per Bella lui e la sua famiglia sono una fonte perenne di pericolo. Così i Cullen decidono di lasciare Forks e Bella nella speranza che la ragazza lo dimentichi. Bella cade in una profonda depressione. Dopo circa sei mesi, Bella esce da questa crisi ma solo parzialmente grazie all'amicizia di Jacob Black. Questa amicizia viene presto messa in crisi da un nuovo segreto: Jacob Black sviluppa il gene del licantropo, nemici naturali dei vampiri ma deve tenerglielo nascosto e le sta lontano. Bella viene a conoscenza di questo segreto e i due ragazzi ricominciano a frequentarsi. Disperando del ritorno di Edward, Bella si dà, con la complicità di Jacob, a passatempi pericolosi...




HACHIKO..
Film drammatico basato sulla storia vera di un fedele cane di nome Hachiko. Questo amico molto speciale accompagnava ogni giorno il suo padrone, professore universitario, alla stazione ferroviaria e ritornava a prenderlo quando rientrava dalla giornata lavorativa. Purtroppo il suo padrone un giorno morì di arresto cardiaco mentre era all'università. Hachiko fedelmente ritornò alla stazione il giorno successivo, e ogni giorno per i nove anni successivi, in attesa del suo amato padrone. Con il passare del tempo, durante la sua visita quotidiana, Hachiko tocca la vita di molti che lavorano nelle vicinanze. Insegna così alla popolazione locale l'amore, la compassione e soprattutto l'irriducibile fedeltà. Oggi, una statua in bronzo di Hachiko siede nel suo posto di attesa al di fuori della stazione di Shibuya in Giappone come un ricordo permanente della sua devozione e di amore.



-Io e Marylin-
Io e Marilyn è il nuovo film di Leonardo Pieraccioni e che vede lui stesso come protagonista nei panni di Gualtiero Marchesi, un uomo che si occupa di piscine e che viene mollato dalla moglie, una donna che alla sua compagnia ha preferito quella di un uomo da lei considerato decisamente più passionale. Una sera Gualtiero esce con alcuni suoi amici e si trova a prendere parte ad una seduta spiridica, tra le tante persone a cui poter chiedere aiuto lui sceglie Marilyn Monroe, a suo avviso la donna più bella di tutti i tempi. Come per magia dinanzi ai suoi occhi appare il fantasma di Marilyn. Ovviamente all’inizio Gualtiero non crede ai suoi occhi, pensa che si tratti di uno scherzo o di una donna mezza matta che si diverte a travestirsi ma alla fine si arrende, si rende conto che quello che gli parla è proprio il fantasma dell’attrice che è tornata per lui sulla Terra e che gli darà consigli per riconquistare sua moglie.











Fede & Colo




Conoscere se stessi

Per operare le scelte giuste, per il tuo futuro, è necessario che tu conosca la tua personalità; la conoscenza di te stesso diverrà lo strumento per maturare una scelta adeguata. Poichè alla tua età le attitudini sono ancora nascoste e confuse, sarà necessario il confronto costante con coloro che ti conoscono da vicino : genitori, fratelli, amici, docenti; con loro dovrai tentare di scoprire e di valutare i tuoi ideali, i tuoi interessi e la tua capacità cercando di non lascirti trascinare in scelte troppo rischiose e nello stesso tempo trovando il coraggio di affrontare le difficoltà.



Ricorda che l'orientamento è inanzitutto la scoperta della direzione generale della vita, la via della felicità : la scelta dell'indirizzo scolastico ne è una conseguanza.

Sharon, Valentina e Chiara

LA STRAGE DI HAITI

Il contrasto con Santo Domingo: finisce la strada asfaltata e comincia la polvere. Il viaggio è lungo ma fino alle porte di Port-au-Prince non si notano danni ed è sconvolgente vedere la forza della vita che continua giornalmente, anche se le persone a pochi chilometri da te non ci sono più. La cosa più sorprendente è la forza della gente di reagire alla catastrofe anche se quasi tutti hanno perso parenti. Vedere la gente che cammina con il fazoletto che copre loro la faccia per non sentire l' odore dei corpi in putrefazione. Vedere la piattaforma del tetto che a volte frana intera sui piani inferiori che si sono sbriciolati come biscotti. Si capisce che li la gente non ha avuto scampo. Alcuni cadaveri, lasciati a bruciare o semplicemente abbandonati in mezzo alla strada, e la rigidità di certe pose rimangono impresse nella mente.

Julia

domenica 17 gennaio 2010

INFINITO (ANCORA...?)



Ancora.
(Del resto, come potremmo pensare di esaurire la riflessione sul limite e sull'infinito attraverso un numero limitato di posts?!)
L'immagine che vedete è (ancora) un'opera del 'nostro' M.C. Escher, elaborata a partire dal simbolo che nel 1655 fece il suo ingresso nell'universo matematico: il simbolo di infinito.
Oggi mi serve per rinviare ad un articolo che appare sull'edizione odierna di Avvenire. Si tratta di un breve testo sulla storia e sul significato del simbolo in questione; il testo è tratto dal volume Le immagini della scienza, appena uscito presso Mondadori, e scritto da un'altra delle 'nostre' vecchie conoscenze, John Barrow...
Buona lettura!

P.S. Evocativo e metaforico il titolo scelto dai redattori di Avvenire per il testo in questione: "Infinito. Dove Dio divide per zero."

SB

sabato 16 gennaio 2010

LIMITE

Escher, Limite del cerchio



Fa parte della matematica 'vera' il concetto di limite, che ne fa scoprire le radici più di quanto non faccia l'ingenua devozione all'esattezza e alla 'definizione una-volta-per-tutte'.
Ben lo sa chiunque, tanto o poco matematico che sia, sia tuttavia Uomo...
Ben lo sapeva M.C. Escher, che dalla presa dell'infinito, del confine, del bordo, del limite, fu durante tutta la sua vita artistica avvinto...

E' davvero così assurdo volere... esplorare l'infinito?


SB

giovedì 14 gennaio 2010

SCRIVERE

I pensieri non sono fatti per essere riletti. Ciò che importa è formulare di nuovo, è l'atto dello scrivere, di parlare a se stessi, nell'istante, in quell'istante preciso in cui si ha bisogno di scrivere; è anche l'atto di comporre quelle parole con la maggior cura possibile, cercando la versione che, al momento, produrrà l'effetto maggiore, aspettando di appassire quasi immediatamente, appena scritta. I caratteri impressi su un supporto non fissano nulla. Tutto sta nell'azione dello scrivere.

Leggendo le parole di P. Hadot, filosofo e scrittore francese, penso immediatamente all'azione alla quale obbligo - ogni giorno - le persone che ho davanti: scrivere, o meglio trascrivere sul 'quaderno della teoria', il percorso che insieme si compie in classe. Nonostante la mano che dopo un po' fa male, nonostante sia magari l'ultima ora, nonostante non si sia così veloci nella scrittura.

'Scrivete.'

Non certo per perdere tempo...
Fissare concetti, non segni grafici, non caratteri della scrittura: questo dovrebbe essere apprendere.

Tutto sta nell'azione dello scrivere. Conoscere, e poi imparare, affonda lì.


SB

mercoledì 13 gennaio 2010

IL SAPORE DELLA VITA

E' vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia di fare un tuffo giù
d'un tratto qualcuno alle mie spalle
forse un angelo vestito da passante
mi portò via dicendomi così:
MERAVIGLIOSO
ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO
perfino il tuo dolore
potrà guarire poi
MERAVIGLIOSO
ma guarda intorno a te
ti hanno inventato il mare..
tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole
la vita
l'amore
MERAVIGLIOSO
il bene di una donna che ama solo te
MERAVIGLIOSO
la luce del mattino
l'abbraccio di un amico
il viso di un bambino
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO...
ah!
ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato il mare!
tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole
la vita
l'amore
MERAVIGLIOSO
la notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO
MERAVIGLIOSO


Veronica Colzani

 Senza Nuvole


La notte ti porta consiglio

magari domani stai meglio

ed ogni cosa ti sembra cambiata

ma forse tu non l'avevi osservata

Il cielo col buio è un presepe

le case diventano piccole

ed io che non riesco a mostrare emozioni

ed io che non riesco più a piangere



Mi sono messa la maglietta rossa

quella dell'ultima.. dell'ultima volta

quando mi hai detto noi dobbiamo parlare

e tutto il mondo è cominciato a tremare

L'amore è una cosa da niente

non è come ti fanno credere

ed io che non riesco a sentire emozioni

ed io che non riesco più a ridere



Senza andata né ritorno

io consumo un'altro giorno

confinandomi di niente

tanto il niente è quello che hai lasciato dietro te

Senza andata né ritorno!

sto sprecando un'altro giorno in più

per vivere e ricominciare

per sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole

sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole



La notte si deve dormire

ed ogni pensiero chiarire

se la tua vita ti appare diversa

magari sei tu che non sei più la stessa

Il cielo col buio è uno specchio

le case diventano lucciole

ed io che non riesco a mostrare emozioni

ed io che non riesco più a vivere



Senza andata né ritorno

io consumo un'altro giorno

confinandomi di niente

tanto il niente è quello che hai lasciato dietro te

Senza andata né ritorno!

sto sprecando un'altro giorno in più

per vivere e ricominciare

per sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole

sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole



Senza nuvole...

Senza andata né ritorno

sto sprecando un'altro giorno in più

per vivere e ricominciare



per sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole

sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole

Sognare un cielo azzurro all'orizzonte senza nuvole
 
 Ludi e Gregre

martedì 12 gennaio 2010

INFINITI

Questa storia, l'ho raccontata molte volte.

Nel 1977, Charles e Ray Eames realizzarono - per la IBM - un breve filmato. Immagino che il colosso informatico abbia contribuito alla produzione di questa serie di immagini più che altro per pubblicizzare le grandiose risorse e nascoste potenzialità di un'azienda che stava partecipando in prima fila alla creazione del 'villaggio globale'.
Cionondimeno, il filmato in questione divenne quella che potremmo probabilmente considerare una pietra miliare della divulgazione scientifica: nel breve volgere di meno di quindici minuti, l'occhio dietro la macchina da presa percorre uno spazio inconcepibile. Coprendo la distanza tra 10^24 m (il confine della nostra galassia) e 10^-16 m (il nucleo atomico): dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo.

"Potenze di 10", gli Eames intitolarono questo filmato.

Probabilmente, in Europa questa produzione della IBM arrivò dopo un paio d'anni. Ma andavo sicuramente ancora alle medie quando, un sabato pomeriggio, intercettai il filmato sul primo canale della televisione francese. Bianco e nero, peccato... Perché le istantanee - per quanto, al nostro palato ormai raffinato, possano apparire 'vecchie' - sono luminose, ed i colori nitidi.
Quand'è che ci si accorge di avere assistito ad un evento..? Forse quando infinito si rinnova il desiderio di narrarlo?
Quel pomeriggio, di certo io capii che 'siamo fatti per l'oltre', e che la nostra felicità è il rinnovarsi di questo desiderio, è tendere lo sguardo ad un orizzonte che non è beffardo se si allontana.
Quel pomeriggio, la matematica e la scienza per me si ammantavano di un sapore inedito: sapevano di poesia.
Potrei dire che ciò a cui assistetti, davanti a quel vetusto televisore in bianco e nero, fu per me evento.
La cui memoria ancor non m'abbandona...
Per questo motivo, soltanto per questo, ad ogni classe prima lo propongo all'inizio del ciclo scolastico. Con le mani che un po' tremano nell'inserire la videocassetta nell'apparecchio, perché in cuor mio, ogni volta, penso: "E se loro non ne fossero emozionati come lo fui io...?"

Ieri, ho scoperto che l'American Museum of Natural History ha appena prodotto un filmato simile: lo trovate qui. Le immagini sono più giovani di trent'anni, e si vede! Devo dire, la poesia è rimasta intatta.
Chissà che qualche nuovo alunno di scuola media, guardandolo, non riesca a vederci l'oltre...

(Se permettete, però, io resterò nostalgicamente fedele al mio ricordo in bianco e nero...)


SB


lunedì 11 gennaio 2010

LOGOS

"Qualche ingranaggio, qualche molla in più che negli animali più perfetti, il cervello proporzionalmente più vicino al cuore e altre cause ignote sono sufficienti a produrre tutte le differenze che supponiamo esistere tra due esseri. L'anima non è dunque che una parola vuota."

Con tali parole, in tali termini, si esprimeva - nel 'folgorante' periodo dell'Illuminismo - J. de La Mettrie, aprendo la strada della scienza all'elaborazione della convinzione che l'Uomo non sia in realtà che... uomo: una macchina un po' più efficiente di altre.

I dati paleoantropologici, le ultime 'evoluzioni' della teoria darwiniana dell'evoluzione, paiono invece indicare una possibilità diversa. L'evidenza - che la nuova visione dell'Evo-Devo da qualche anno conferma - che, nel passaggio all'umano (H. sapiens sapiens), si sia espresso attivamente un preadattamento presente solo allo stato potenziale negli Ominidi precedenti, pare confutare l'idea di un essere vivente 'tutto sommato come gli altri'.
Modificazioni scheletriche della base del cranio e della zona della laringe, supportate dalla simultanea evoluzione di una corteccia cerebrale circonvoluta, hanno inevitabilmente - ma in modo innovativo - generato qualcosa.

Il linguaggio simbolico.

Che non è comunicazione. Tutti gli esseri viventi comunicano: con messaggeri chimici, con feromoni, con suoni, danze e versi.
Solo H. sapiens 'parla', 'pensa'. E parla perché pensa. E pensa perché - attraverso una qualche lingua - parla.

Siamo destinati - anche geneticamente, evolutivamente - a fare logos...
E' questo che a noi consente - soli, in questa impresa e in questo destino, tra tutti gli organismi che hanno accompagnato o preceduto la nostra Storia - di "staccarsi dall'immediatezza, parlarci del passato e del futuro, parlarci del solo possibile, e perfino dell'impossibile e dell'irreale, potendoci riferire con i nostri discorsi anche a ciò che ancora non è o che è solo possibile o irreale. Il discorso e solo il discorso è la condizione che ci permette di discutere, dire e capire ciò che è utile e ciò che è nocivo, e quindi ciò che è giusto e ciò che non è giusto" (T. De Mauro, Capire le parole).


SB

COSA SONO I SOGNI?

Vi siete mai chiesti cosa sono i sogni? Io sì, forse per quelli buffi, strani e paurosi che faccio. Tante persone dicono che i sogni sono dei ricordi del giorno passato, per me no! Per il semplice motivo che non esistono vampiri, mostri giganti marroni, spugne magiche o cose del genere... tutte cose che io sogno abitualmente. Devo essere molto sincera: i sogni mi fanno paura! Perché sono improvvisti e non si sa mai come sono e se hanno un significato. Cosa sono veramente i sogni? Cosa succede in noi? Perché certe volte non li ricordiamo? Io provo a chiedere a voi, magari sapete qualche cosa in più su questo passatempo notturno. Un'altra domanda... perché i sogni durano poco, ma cominciano da quando ti addormenti e finiscono quando la mamma apre le persiane della tua camera? Questa è una delle mie più grandi curiosità perciò mi aspetto molte risposte da voi, chiedo questo anche ad un esperto (wikipedia sogni, è un po' lungo ma interessante!!). Definiscono i sogni come fossero una cosa "tecnica" ma per me è molto di più, anche se non so cosa!
Uno dei sogni che mi ha spaventata maggiormente è molto recente. C'ero io e Manuela in un grande sacchetto viola e ad un'estremità c'era un buco dove potevo vedere una luce abbagliante. Non so come ma io sapevo che se mi dirigevo verso quella luce sarei andata incontro al diavolo e non avrei potuto salvare la mia amica e compagna di sventura. Cosciente di questo incubo mi svegliai ma quell'immagine rimase impressa nei miei occhi ed una voce mi consigniava di pregare, così feci. La cosa che mi ha spaventata di più è che io ero cosciente e che questo incubo si è ripetuto per tre volte di fila quella stessa notte. Pregando sono riuscita a scacciare per tre volte il sogno brutto. Qual è stato il vostro sogno più bello e quello più brutto?

Federica Proserpio