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In questo blog si parla di molte cose, principalmente sono argomenti scolastici ma non ti preoccupare..!



C'è uno spazio dedicato anche ad altro dove si discute ciò che avviene nel mondo. Vorremmo, con questo blog, comunicare il senso di ciò che vediamo accadere e coinvolgere chi ci vorrà leggere.




mercoledì 9 giugno 2010


BUELL

La Buell Motorcycle Company è stata una Casa motociclistica americana con sede a East Troy, Wisconsin. È stata l'unico produttore di motociclette sportive ad usare esclusivamente motori Harley Davidson. Dal 1998 la Buell Motorcycle Company è stata di proprietà della Harley-Davidson Motor Company fino alla chiusura, avvenuta nel 2009.

La ditta è stata fondata nel 1987 da Erik Buell (ex ingegnere Harley) e altri 11 collaboratori a Mukwonango, Wisconsin. Nel 1990 la ditta si trovava in difficoltà finanziarie ed intervenne la stessa Harley Davidson. La proprietà venne ripartita tra la Casa motociclistica, che deteneva il 51 per cento del pacchetto azionario e Erik Buell che deteneva il restante 49 per cento.
Le prime moto realizzate dalla Casa montavano il motore da 1.000 cc standard della serie Sportster della Harley. Questo motore veniva montato in un telaio dal progetto radicale che tra l'altro comprendeva un sistema di sospensioni non convenzionale. La ciclistica unica e la relativamente alta potenza del motore Harley rendevano questi mezzi dei pezzi unici nel mercato sebbene meno potenti e più costosi delle moto della stessa classe prodotte dalle Case giapponesi.
A distinguere la Buell dalle altre moto sportive è una filosofia costruttiva di una moto che dia il massimo piacere a chi la guida indipendentemente dal grado di abilità. In particolare si distingue esonerandosi dalla ricerca della prestazione assoluta ricercata con assiduità dagli altri costruttori.
Tutto ciò si riassume in quella che lo stesso Buell definisce come la trilogia della tecnologia e cioè masse centrate, peso minimo delle masse non sospese (tutto ciò che sulla moto è a contatto con il terreno, come le ruote) e telaio torsionalmente rigido. Altre innovazioni introdotte su queste moto sono l'utilizzazione delle parti cave del telaio e del forcellone come serbatoi per il carburante (telaio) e per l'olio motore (forcellone).


martedì 8 giugno 2010

Per esercitarsi nelle prove invalsi

Questo è un link molto utile per esercitarsi a fare le prove invalsi.
Noi l'abbiamo provato ed è veramente molto utile.

http://www.pernigo.com/math/

Matteo, Giorgio e Carlo

lunedì 7 giugno 2010

G.UNGARETTI...UN POETA DOC

Ungaretti aderisce alla corrente dell'Ermetismo, prime poesie.

Queste poesie nascono nell'epoca fascista.

Codeste poesie vengono chiamate Ermetiche perché sono chiuse...

esse portano con loro il mistero del mondo!!

Infine egli abbraccia il tradizionalismo, gli argomenti cambiano:

parla della sua vita e della riscoperta di Dio.

Queste poesie vengono definite "sentimento del tempo".

VEGLIA

Un'intera nottata

buttato vicino
I promessi sposi

Ogni personaggio del libro ha un carattere particolare. C' è chi ha fede come Lucia e c' è chi, invece, è il re dei bravi: Don Rodrigo. Ora prendiamo in considerazione il personaggio di Don Abbondio:

ANNA: a me non piace il personaggio di Don Abbondio perchè è un vigliacco e perchè si è fatto prete per convenienza. è un egoista e  ha mandato a monte il matrimonio tra Renzo e Lucia.
GIULIA: per me don Abbondio è un codardo ma non potrei paragonarlo a don Rodrigo perchè anche lui fa parte delle persone  che non hanno protezione e ha deciso di non fare il matrimonio perchè sotto minaccia dei bravi.

E invece voi cosa ne pensate?

Giuseppe Ungaretti

SAN MARTINO DEL CARSO
Di queste case
non è rimasto
che qualche brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
è il mio cuore
il paese piùstraziato
Parafrasi
Di queste case che ho davanti
non è rimasto
che qualche
pezzo di muro
Ma soffermiamoci su "brandello"= di solito si usa con un pezzo di carne, invece, qui lo usa di modo che dietro a quel semplice pezzo di muro, si percepisca il dolore ed il sangue della gente umile, di quel paesino, morta durante la guerra.
Di tutte quelle persone
che mi erano care che mi corrispondevano = anche se non le conosce!!
non è rimasto
nessuno
Ma nel mio cuore
io innalzo tutte le croci
E' il mio cuore
il paese + straziato quello che sta peggio
Ma vi rendete conto diquello che dice Ungaretti ?!!?!?!!?!
Secondo me è come se si prendesse il dolore di tutti quenti per farli stare meglio !!!!
è il mio cuore
il paese più straziato !!!!!
alice

grazie-poesia ai prof

GRAZIE
Grazie alla prof Mariella Chieco
Che quando urla si sente l'eco
Che quando canta nasce una pianta
E quando spiega non fa una piega
Grazie alla prof Elisabetta Voli
Che con i suoi discorsi non ci ha fatto sentire soli
E aiutata dal suo spagnolo
Alle volte ci ha quasi fatto spiccare il volo
Grazie alla prof Silvia Nogarino
Che le note ci ha insegnato in chiave di violino
Lei dalla musica è stata stregata
E da ciò ne deriva la sua abilità innata
Grazie alla prof Alessandra Buzzi
Che con la sua determinazione
Ci ha fatto eseguire ogni sua decisione
Grazie alla prof Shirley Rose
Che con il suo parlar inglese
A fatto sembrare a tutti noi d'esser maltese
Grazie alla prof Cinzia Mengoni
Che delle nostre invenzioni
Ci ha resi padroni
Grazie al prof Giovagnoni Maurizio
Che ha l' arte per vizio
Oltre al fumo,
Che con lui ha avuto inizio
Grazie alla prof Caterina Massari
Che nel campo dell'informatica è senza pari
Che con la sua esperienza
riesce a superare ogni evenienza
Grazie alla prof Chiara De Martino
Che costrinse al lavoro anche Samuelino
E per la sua pazienza rara
A noi tutti è molto cara
Grazie alla prof Tradigo Chiara
Che di storia è la più esperta
E di una cosa è proprio certa:
" Da Lo Faro
Non mi separo"
Grazie al prof Fabrizio Lo Faro
Un po' sportivo, un po' virile
In bicicletta arriva in cortile
Dove la Tradigo lo aspetta vestita di rosa
Prof ma quando la sposa!!!
Grazie alla prof Simona Butò
Che ci mostrò il cosmo sul comò
E ciò che l'uomo originò
Grazie alla preside Viganò Luisa
che è molto decisa
E quando ci avvisa
Si rivela precisa
Infine vorremmo ringraziare Don Costante
Che con la sua spiritualità
Ce ne fa di lezioni sulla spiritualità
Ma la cosa più importante
é che con il suo fare galante
Convince la gente a sborsare il contante
Permettendoci di star tutti qui in questo istante!!!
TORRE e FAGGY

Giacomo Leopardi (L'infinito)

Giacomo Leopardi la storia:
Nasce a Recanati nelle Marche nel 1785 e muore a Napoli nel 1837. Leopardi studiò nella biblioteca del padre. Egli veniva chiamato "il gobbo" perchè quando è nato aveva una piccola gobba. A 12 anni traduce i primi testi dal graco all'italiano e così iniziò a scrivere i primi idilli all'età di 20 anni e poi scrive i secondi idilli. Gli idilli vengono anche chiamati "piccoli e grandi idilli", essi sono conponimenti poetici di argomento pastorale. l'idilli di leopardi mette al centro il sentimento dell'uomo e il rapporto con la natura. Leopardi abbraccia il pessimismo cosmico,lui diceva che il mondo ti da tanto e poi ti toglie tutto. Egli veniva chiamato "L'uomo che domandava" era convinto che l'uomo fosse fatto per qualcosa di più grande di lui. Lui descrive la donna come una bellezza sovrumana. Leopardi scrive delle opere importanti ad esempio:
  • Lo zibaldone
  • Operette morali
  • Tantissimi saggi sulla lingua

Lui disse "L'universo è immenso rispetto all'uomo"

Angelica

E MI SOVVIEN L'ETERNO...

la scorsa settimana abbiamo letto in classe "L'infinito" di Giacomo Leopardi. Questa poesia mi ha molto colpita perchè Leopardi, anche con il suo pessimismo cosmico, non affonda nell'infinto spazio, negli sconfinati silenzi e nella profondissima quiete (per citare) ma appena sente il fruscio delle foglie ritorna alla realtà. Lui anche nell'infinito non dimentica la realtà, e paragona il fruscio all'infinito. e questo gli ricorda L'ETERNITA'!!! Lui è un uomo straordinario, anche se tanti pensano il contrario basandosi unicamente sul senso letterale delle sue affermazioni (pessimismo cosmico).
Dentro di se, Leopardi rappresenta l'uomo cristiano perchè il confrontarsi con l'infinito, restando attaccato alla realtà è simbolo della sua fedeltà verso le cose della vita.
Penso che Leopardi sia forse il più grande letterato che si fà delle domande serie su di se e su quello che lo circonda.

Verdiana