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C'è uno spazio dedicato anche ad altro dove si discute ciò che avviene nel mondo. Vorremmo, con questo blog, comunicare il senso di ciò che vediamo accadere e coinvolgere chi ci vorrà leggere.




lunedì 31 maggio 2010

Tutta la vita chiede l'eternità..

Giuseppe Ungaretti:

Dannazione
Chiuso fra cose mortali
(Anche il cielo stellato finirà)
Perchè bramo Dio?

Mattina
M'illumino
d'immenso


Giacomo Leopardi:

L'infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
di là da quella,e sovrumani
silenzi,e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.


Eugenio Montale:

Maestrale
S'è rifatta la calma
nell'aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla cosa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.

Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s'infrange e ancora
il cammino ripiglia.

Lameggia nella chiaria
la vasta distesa, s'increspa, indi si spiana beata
e specchia nel suo cuore vasto codesta povera mia
vita turbata.

O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:

sotto l'azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
nè sosta mai: perchè tutte le immagini  portano scritto:
"più in là"



Viandante sul mare di nebbia-Caspar David Friedrich 
       
Durante le ore di italiano in quest'ultimo periodo scolastico abbiamo letto alcune poesie dei tre autori scritti precedentemente; mi hanno colpito in particolare le poesie che ho scritto perchè nonostante siamo di tre poeti differenti richiamano lo stesso significato: il desiderio di infinito che da sempre è presente nel cuore dell'uomo, di ogni singolo uomo,indifferentemente dalle sue richezze, il suo lavoro, il suo credo religioso. Ungaretti si chiede perchè il cuore desideri Dio che per noi cristiani è l'infinito. Nonostante noi siamo circondati da "cose mortali", persino l'uomo deve avere una fine, non riusciamo a fermarci qui. Ognuno di noi in se il desiderio di eterno. L'uomo presente al suo limite chiede comunque di più, vuole andare più in là, non si ferma al significato apparente delle cose; vuole di più.


Elena

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