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In questo blog si parla di molte cose, principalmente sono argomenti scolastici ma non ti preoccupare..!



C'è uno spazio dedicato anche ad altro dove si discute ciò che avviene nel mondo. Vorremmo, con questo blog, comunicare il senso di ciò che vediamo accadere e coinvolgere chi ci vorrà leggere.




giovedì 8 aprile 2010

RICAMI E MATEMATICA



Se l'avessimo saputo prima...
Avremmo messo in vendita anche i ricami, nella nostra aula del pi greco, il giorno dell'open day!

PS Appuntamento ad un prossimo post per approfondire la relazione esistente tra la matematica e l'arte (anche il ricamo ne è una...).
Quando avrò terminato il libro, sconvolgente, che sto leggendo.


SB

mercoledì 7 aprile 2010

UN NUOVO ELEMENTO!




Per il momento, il suo nome è semplicemente 'elemento 117', ma il valore che esso porta con sé è inestimabile: non soltanto è l'elemento stabile a peso atomico più elevato che sia mai stato trovato, ma è anche un elemento che va a 'tappare un buco teorico' che ancora permaneva nella tavola periodica degli elementi. 
Come tutti (...??!) sanno, infatti, la portata teorica dell'invenzione di Mendeleev  risiede nel fatto che lo scienziato russo, nella seconda metà dell'Ottocento, immaginò (e qui sta la genialità dell'uomo di scienza, che non applica uno strumento già esistente, ma ne inventa uno nuovo!) una struttura che rendesse ragione di tutte le proprietà chimiche degli elementi conosciute alla sua epoca. Ma, soprattutto, tale struttura si rivelò una profetica visione della fisica atomica e infatti permetteva di prevedere con assoluta certezza che caratteristiche avrebbero avuto gli elementi che sarebbero stati trovati in seguito e che sarebbero andati ad occupare i posti vacanti della tavola.
L'elemento 117 è appunto uno di questi.

Se volete saperne di più (e masticate con buona facilità l'inglese!), andate qui, nel sito del New York Times, e leggete un po' cosa un team di ricercatori americani e russi si è inventato per andare a scovare questo... anello mancante!


SB

martedì 6 aprile 2010

UN QUALCOSA DA INTERPRETARE...

Posso soltanto dire che questo disegno non è di qualche persona famosa, ma di uno di noi.
Ve lo lascio da interpretare...

sabato 3 aprile 2010

RICERCA

«Tra le idee, una di quelle che più mi affascinava era che fare lo scienziato rendesse possibile trascendere il dolore e l'incertezza della vita comune. Comprendere le leggi della natura significava essere connessi a un aspetto dell'universo più duraturo e meraviglioso dei fugaci sforzi dell'esistenza umana». (Lee Smolin, astrofisico)

Mi piace, questa - se vogliamo 'ingenua' - ammissione dell'ardore e della passione che reggono una vita  che sia dedicata a qualcosa. Perché, ancora una volta, queste parole sono la testimonianza che, dentro a una simile dedizione, giace la tensione a ciò che è oltre. Giace la radice di ciò che siamo...

SB

UN INCONTRO IMPREVISTO...

Un incontro imprevisto - mercoledì 31 marzo - ci ha dimostrato che l'idea dell'albero di Pitagora è nata in una sala d'attesa grazie ad un pavimento di piastrelle di forma quadrata...!
Ecco: se tagliamo un quadrato a metà otteniamo due triangoli rettangoli isosceli.
Ne prendiamo uno.
Ora disegnamo sui cateti due quadrati e sull'ipotenusa un altro quadrato la cui area sia la somma delle aree degli altri quadrati disegnati sui cateti.
Osserviamo ora quanti "pezzi" triangolari sono comparsi in giro sul pavimento... Alcuni sono evidenti, altri sembrano un po' nascosti, ma se lo sguardo si affina e si allena...
Immaginiamo di essere Pitagora: il quadrato sull'ipotenusa va disegnato "inclinato". Come possiamo fare? Accostando un vertice di un altro triangolo rettangolo isoscele.
Così facciamo anche con quello e con i successivi. Sui nuovi triangoli che abbiamo disegnato possiamo costruire altri quadrati, andando così avanti all'infinito...
Bisogna però ricordare che questo è possibile anche con altri triangoli.
Proprio per ribadire che in ogni cosa c'è geometria...
Marta

giovedì 1 aprile 2010

MISTERO E MIRACOLO... ACCADONO!

Stelle... ma cosa sono le stelle? Come si sono formate? Dove si trovano? Perchè ci sono? Quante domande che ci siamo posti per capire cosa c'è oltre quello che riusciamo a vedere "da vicino"! Alzare gli occhi al cielo è la ricerca di ogni uomo per un sogno che forse verrà esaudito, per un emozione nuova.
Quanti misteri che possiamo vedere, quanti miracoli che abbiamo l'occasione di cogliere con il nostro sguardo. Penso che queste cose esistano: ne sono sicura, non possono non esistere. Realtà. Solo questa ci vuole per prendere con la mente, con il ricordo e l'anima queste oscurità di significato.
Ci devi credere che è un mistero, perchè fino a quado non capisci che quella cosa è inspiegabile, come fai a cercare di darle un senso? Tutti noi dobbiamo cercare il mistero, il segreto delle cose... Così saremo veri e capaci di rispondere a quelle domande; magari la risposta giusta non sarà la nostra ma ognuno ha una risposta diversa su un tema che è ancora da rsolvere. La risposta da esperto può dare più soddisfazione, e un nuovo Einstein può nascere dopo la lettura di qualche bel brano o dall'incontro di una persona appassionata di tali conoscenze, curiosa com'è la maggior parte di noi.
Qualcuno potrebbe aver già acceso la sua lampadina da astronomo dopo l'incontro al Planetario di Lecco. Personalmente mi è piaciuta molto questa uscita perché ho ritrovato le cose che avevo già appreso durante le ricorrenti lezioni di scienze e perché ha anticipato quello che per me ora è un mistero un po' risolto. Gli indizi ci sono, mancano solo ulteriori approfondimenti per unire i puntini e arricchire le mie conoscenze..

Federica Proserpio

Saluti ed auguri.

Un saluto a Simona e a tutti i suoi alunni.
Auguri per una nuova condivisione e AUGURI DI BUONA PASQUA!
Maria Luisa.

BASTA POCO... PER COMMUOVERSI

Mia figlia, come compito delle vacanze, aveva da analizzare un testo e rispondere poi ad alcune domande.
Mi sono commossa mentre mi leggeva il testo affinché io la potessi dopo aiutare.

Titolo: La leggenda della passiflora.






"Nei giorni lontani, quando il mondo era tutto nuovo, la primavera fece balzare dalle tenebre verso la luce tutte le piante della Terra, e tutte fiorirono come per incanto. Solo una pianta non udì il richiamo della primavera, e quando finalmente riuscì a rompere la dura zolla, la primavera era già lontana...
'Fà che anch'io fiorisca, o Signore!' pregò la piantina. 
'Tu pure fiorirai...' rispose il Signore.
'Quando?' chiese con ansia la piccola pianta senza nome.
'Un giorno...' e l'occhio di Dio si velò di tristezza.
Era ormai passato molto tempo, la primavera anche quell'anno era venuta e al suo tocco le piante del Golgota avevano aperto i loro fiori. Tutte le piante fuorché la piantina senza nome.
Il vento portò l'eco di urla, gemiti e pianti: un Uomo avanzava tra la folla, curvo sotto la croce; aveva il volto sfigurato dal dolore e dal sangue...
'Vorrei piangere anch'io come piangono gli uomini...' pensò la piantina. 
Gesù, in quel momento, le passava accanto, e una lacrima mista a sangue cadde sulla piantina, pietosa. Subito sbocciò un fiore bizzarro, che portava nella corolla gli indizi della passione: una corona, un martello, dei chiodi...
Da quel giorno il fiore fu la passiflora, il fiore della passione."


SB